“Siamo al risveglio delle coscienze. Non di tutti certo, per ora solo di alcuni, solo delle anime più sensibili o con una maggiore apertura al cambiamento. Ecco, noi siamo qui apposta. Ci piacerebbe rendere più dolce questo passaggio, questa migrazione dalla vecchia alla nuova coscienza. Il nostro obiettivo è dunque accompagnare e guidare tutti coloro che sono pronti ORA a fare questo coraggioso salto, ciascuno con i suoi tempi e modi”
Un’ occasione unica per prenderti uno spazio tutto tuo a contatto con la natura seguendo un percorso mirato di benessere ed esplorazione olistica.
Obiettivo del ritiro è quello di fornirti l’opportunità di trascorrere più giorni in un ambiente naturale ed energeticamente puro nutrendo corpo e spirito di cibo sano e momenti di benessere e cura personale. Avrai la possibilità di sperimentare diversi tipi di pratiche olistiche in benessere e consapevolezza, Astrologia, Yoga, Reiki, Ayurveda, Meditazione con passeggiate esplorative in natura e relax in un ambiente ricercato e famigliare in una villa immersa nel verde. Vivrai il presente praticando e condividendo la tua reale essenza e ti immergerai completamente nello spirito della natura sperimentando cura e attenzione del vivere. Riceverai vari tipi di trattamenti e lezioni eseguiti da professionisti altamenti qualificati con decenni di esperienza a vostra disposizione.
PROGRAMMA VACANZA YOGA, ASTROLOGIA e AYURVEDA
VENERDI 23 – ELEMENTO FUOCO
10.00 incontro a Bobbio / Visita guidata della città: ponte Gobbo, Castello, Chiese 13.00 pranzo a Bobbio 15.00 check- in nella villa 16.00-17.30 VIVERE L’ABBONDANZA. CONFERENZA ASTROLOGICA 17.30 – 18.30 meditazioni attive 18.30 – 20.00 L’ AYURVEDA. LA SCIENZA DELLA VITA 20.00 cena 22.00 YOGA serale con meditazione e cerchio di approfondimento personale
SABATO 24 – ELEMENTO ACQUA
8.00 yoga 9.30 colazione 10.00-12.30 consulti astrologici a tutti i partecipanti:“Quali sono i punti di forza nel tuo Tema Natale con cui attirare abbondanza?”/ Consulti ayurvedici in base alla propria costituzione a tutti i partecipanti 12.30 pranzo al sacco e Pomeriggio sul fiume Trebbia / Consulti ayurvedici a tutti i partecipanti 18.00 corso di cucina ayurvedica e cena
DOMENICA 25 – ELEMENTO ARIA
8.00 yoga & gestione dello stress 9.30 colazione 10.00-12.30 trattamenti Reiki a tutti i partecipanti / approfondimento ( autoguarigione & autorealizzazione ) 12.30 pranzo in villa 14.00 pomeriggio libero 17.30 Lezione di Yoga della Risata e Yoga del Suono al Parco del Castello 19.00 concerto con Haidhakan Aarti con Armonium 20.00 serata libera
LUNEDI 26 – ELEMENTO TERRA
8.00 yoga 9.30 colazione 11.00 check out 11.30 Escursione Camminata alla Pietra Perduca – antico accampamento celtico con meditazione e picnic 16.00 Giro conclusivo per Bobbio
Su prenotazione potrai ricevere uno dei massaggi olistici Ayurvedici o Reiki e il massaggio sonoro vibrazionale auto indotto.( non incluso nel contributo complessivo )
Il ritiro è aperto sia ai neofiti alle prime esperienze di ricerca interiore, che ai più esperti i quali vogliano approfondire la loro esperienza.
NB: Per rispettare le normative ministeriali il numero massimo di partecipanti è di 10-12 persone. I percorsi saranno individuali e di gruppo ed i pasti si consumeranno rispettando il distanziamento sociale previsto in modalita’ autogestione.
DOVE
Siamo sulle colline in provincia di Piacenza: ad un’ora da Milano, Genova, Piacenza, Alessandria e Pavia nello spettacolare territorio delle 4 regioni nella stupenda val Trebbia nel territorio di Bobbio, vincitore del premio internazionale Borgo dei Borghi 2019. Contributo di 350 EU ( all Inclusive ) Caparra del 50% richiesta come prova di prenotazione entro il 20 giugno Saldo quota entro 13 luglio
PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: Ilaria : +39 338 303 0290 email: castelli.ilaria@gmail.com Marco : +41 76 793 18 60 email: ayuryoga4@gmail.com
Sono più di 9 milioni
gli italiani che si curano con le medicine alternative e questa nuova tendenza è
in forte espansione.
Per secoli, la
medicina naturale e alternativa è stata una prerogativa della saggezza
orientale (Cina, Giappone, India); l’Ayurveda e la Medicina Tradizionale Cinese
sono scienze antichissime che solo negli ultimi decenni si sono diffuse anche
in Occidente creando un forte scompiglio che ha finito per generare una
contrapposizione tra le due opposte visioni: quella tradizionale/scientifica e
quella spirituale/olistica.
Quali sono le due differenze
sostanziali nell’approccio alla malattia?
La medicina ufficiale guarda all’individuo solamente dal punto di vista biologico e biochimico: generalmente, attraverso una terapia farmacologica il paziente può alleviare o far scomparire i sintomi della sua patologia. La scienza medica attribuisce ad eventi ESTERNI all’individuo la responsabilità delle varie disfunzioni e patologie che lo colpiscono (inquinamento, predisposizione genetica, sistema immunitario deficitario etc) ed è dunque orientata esclusivamente a curare IL CORPO e la sua sintomatologia. Inoltre, tutti i pazienti vengono curati nello stesso e identico modo, senza differenziare la terapia in base alle peculiarità di ciascuno (uno dei presupposti fondamentali della scienza è proprio questo, i principi attivi sono ugualmente efficaci con tutti i pazienti, salvo i casi di intolleranze o allergie)
Le discipline olistiche, invece, guardano al paziente come ad un insieme di tre dimensioni: l’individuo non è dotato solo di un CORPO, ma anche di una MENTE e soprattutto di un’ANIMA. Le tre dimensioni sono strettamente connesse una all’altra e vanno mantenute in perfetto equilibrio tra loro: la malattia si origina proprio laddove esiste uno SQUILIBRIO ENERGETICO tra queste tre sfere. Secondo questa visione, le cause di una patologia vanno ricercate INTERNAMENTE e non all’esterno dell’uomo. Inoltre, ogni individuo è a sé e necessita di una cura personalizzata, in base alle sue personali caratteristiche che lo rendono unico, distinguibile da chiunque altro.
Nell’approccio olistico, spesso è la mente ad avere il ruolo più delicato nell’insorgere di un disturbo: infatti, sono gli schemi mentali più radicati a far nascere determinate emozioni spesso negative e fonte di stress; il perpetuarsi di certi stati d’animo tossici, alla lunga, può generare vere e proprie patologie. Ma non solo. Spesso la malattia porta con sé un messaggio che va ascoltato e assecondato: talvolta ci allontaniamo dal nostro percorso ottimale, non coltiviamo noi stessi e i nostri talenti, non ci amiamo, non ci ascoltiamo nel profondo. La malattia è un campanello d’allarme che ci obbliga a fermarci ad occuparci di noi stessi e spesso ci guida sulla strada maestra che avevamo perso di vista.
I due approcci sopra descritti sono profondamente differenti, nessuna delle due medicine è esaustiva; dal mio punto di vista, entrambe le visioni sono in errore nel momento in cui si rifiutano di collaborare ed accettarsi a vicenda. Un paziente ha bisogno allo stesso modo di un medico che gli prescriva farmaci salvavita, di un chirurgo che intervenga su tessuti e organi così come di un osteopata che lo aiuti a riallineare la colonna vertebrale, di una tecnica energetica come il Reiki che lo aiuti a stimolare l’autoguarigione, di un operatore olistico che lo guidi a destrutturare la mente e a trovare la pace interiore attraverso lo yoga o la meditazione e di un naturopata che gli suggerisca l’alimentazione più adatta a risolvere il suo problema. L’approccio integrato sembra il più completo.
Sarebbe insensato
ignorare i progressi che ha compiuto la ricerca scientifica nella sconfitta di
molte patologie gravi tuttavia la scienza dimostra ancora lacune profonde ed è
molto lontana dalla verità assoluta; inoltre, nelle strutture ospedaliere il
personale sanitario spesso non viene formato adeguatamente perciò l’approccio
al paziente è spesso superficiale e privo di un’adeguata dose di umanità. Se il
personale sanitario coltivasse una disciplina spirituale, questo grosso limite
potrebbe essere facilmente superato.
Nel momento in cui rifiutano di accettare le medicine non convenzionali, i medici compiono un errore madornale; allo stesso modo, cadono in errore quegli operatori olistici che sconsigliano terapie mediche e si arrogano il diritto di guarire malattie terminali solamente con meditazione e alimentazione: i tempi del corpo sono molto più rapidi di quelli dell’anima! E’ del tutto irrazionale ritenere di poter guarire il corpo SOLAMENTE con l’ausilio delle terapie energetiche, con la meditazione o l’alimentazione corretta nonostante siano strumenti fondamentali per la prevenzione delle malattie e rappresentino un valido supporto alla medicina ufficiale.
In sostanza, entrambe le medicine da sole non sono sufficienti a GUARIRE definitivamente il paziente, soprattutto in caso di patologie gravi o addirittura terminali. Per sconfiggere definitivamente alcuni disturbi, per permettere a ciascuno di noi di approdare ad una vera guarigione profonda, le due medicine devono andare a braccetto e lavorare fianco a fianco.
Il 5 ottobre scorso a Milano si è tenuto il primo Convegno di Medicine alternative organizzato dall’Università degli Studi di Milano in collaborazione con la World Health Organization: questo primo importante segnale lascia speranza. Il cambio di mentalità fortunatamente sembra essere dietro l’angolo: sta dunque ad ognuno di noi fare il primo passo per il nostro benessere personale e per quello collettivo.
Un milanese su due è single e
il fenomeno è in continua crescita.
Ultimamente, quando esco con
le amiche mi ritrovo spesso e volentieri ad ascoltare il solito piagnisteo: le
donne lamentano la scarsa intraprendenza maschile, il sogno sfumato – alla soglia
degli “anta” – di crearsi un proprio nucleo familiare, di realizzare il sogno
della maternità. Alcune soffrono pesantemente di solitudine, altre si divertono
passando da un partner all’altro senza tregua, alla ricerca disperata dell’incastro
giusto. Gli amici maschi, al contrario, danno la colpa alle donne che trovano o
troppo disinvolte, o troppo occupate a far carriera e sono parecchio spiazzati
dalla loro emancipazione ormai consolidata; spesso sono molto attratti dalla
categoria “donne alpha” ma quando è l’ora di accasarsi ripiegano su una
tipologia di femmina molto più passiva e rassicurante che tuttora esiste, anche
se in via di estinzione (e aggiungo, per fortuna 😉).
Non ho sicuramente la verità in tasca dato che anch’io appartengo alla categoria di donne single, ma in qualità di operatrice olistica, ho imparato ad osservare questo scenario da un’altra prospettiva, consapevole innanzitutto del fatto che OGNI COSA ACCADE AL MOMENTO GIUSTO. Quello che accade nella realtà è sempre il risultato dei nostri schemi mentali, delle nostre paure, del nostro atteggiamento, quindi anziché prendervela con il sesso opposto, con la società, con il destino etc, provate a guardarvi dentro e a far cadere quelle barriere che ancora sono presenti dentro di voi, anche se inconsciamente. E’ chiaro che il fatidico incontro avviene solo quando SIAMO NOI AD ESSERE LE PERSONE GIUSTE!!!
Perciò, se il genere di
partner che avete attratto finora non vi piace, lavorate su voi stessi per
attrarne di migliori. Come?
Ho voluto divertirmi a fornirvi qualche semplice suggerimento.
INNAMORATEVI PRIMA DI VOI STESSI
Potete incontrare l’uomo (o la donna) migliore del mondo, ma se non amate prima voi stessi, la relazione non potrà mai funzionare! Sembra banale eppure accettare sé stessi fino in fondo, amarsi in modo incondizionato è uno degli obiettivi più difficili in assoluto, soprattutto per le donne, educate per secoli a prendersi le responsabilità del fallimento di una relazione e ad annullarsi per far sì che funzioni. Accettatevi, con i vostri pregi e difetti, desiderate il meglio per voi stessi e non accontentatevi mai per paura della solitudine.
2) FATE PACE CON IL VOSTRO PASSATO E LE VOSTRE RADICI
Se siete ancora innamorati del vostro ex e dentro di voi non avete ancora chiuso il capitolo, molto probabilmente anche se incontrate Brad Pitt in persona non scatterà nulla dentro di voi. Prendetevi il tempo che vi è necessario ma trovate la pace dentro voi stessi. Accettate il fatto che se quella storia si è conclusa molto probabilmente non era quella giusta per voi. Lo stesso discorso vale per quei legami familiari ingarbugliati e quei nodi affettivi rimasti irrisolti che sono in grado di condizionare completamente la vostra vita sentimentale. Lo so, potrebbero volerci anni e in alcuni casi può non bastare un’intera vita per risolverli. Cercate comunque di fare il possibile per giungere almeno ad un punto di equilibrio con le vostre radici, altrimenti non farete altro che ricercare un partner che vi faccia rivivere le stesse emozioni “negative” rimaste irrisolte. Mi raccomando.
3) INNAMORATEVI DELL’ANIMA DI UNA PERSONA
La
persona giusta deve catturare tutte e tre le vostre dimensioni: non infatuatevi
solo di un’immagine, di un corpo, di un involucro esteriore. Non limitatevi a
considerare solo i requisiti formali di chi avete di fronte (ha una laurea, un
buon lavoro, abita vicino a casa mia etc): non state comprando un divano!
Provate ad andare aldilà delle apparenze. Cercate di entrare in vera connessione con chi avete di fronte: innamoratevi della sua anima. Quando vi sentite a vostro agio senza un motivo, quando avvertite una sensazione di inspiegabile familiarità, quando vi sembra di giocare in casa, di guardare il mondo con gli stessi occhi e nella stessa direzione…a livello sottile, lì dietro nascosto potrebbe celarsi un sentimento dall’enorme potenziale. Imparate ad ascoltarvi e a distinguere i segnali che vi manda il vostro cuore.
4) NON ABBIATE PAURA DI DARE
Sento sempre elencare dalle amiche i requisiti dell’ipotetico fidanzato ideale: “Voglio un uomo che mi ascolti quando sono giù di morale, che mi aiuti nelle faccende domestiche, che mi sostenga nei momenti bui etc etc. “ . Se ci fate caso, in una relazione tutti si preoccupano di cosa vogliono RICEVERE. Non sento mai dire “voglio qualcuno da ascoltare tutte le sere, qualcuno a cui dare affetto e sostegno”. Ci avete mai pensato? Nessuno pensa mai a cosa vorrebbe OFFRIRE in una relazione. Provate a cambiare ottica, focalizzatevi su quello che vorreste offrire. Succederanno miracoli!
NB: Questo punto vale per tutti tranne che per le fanciulle che per vocazione si dilettano a fare le crocerossine: si tratta di donne che hanno preso troppo alla lettera il suggerimento “dare senza aspettarsi di ricevere”. Ok, ragazze: a voi invece ricordo l’importanza della reciprocità nel dare e avere. Donarsi in modo unilaterale è un errore: anche imparare a ricevere è amor proprio.
5) REALIZZATE VOI STESSI
La persona giusta NON deve dare un senso alla vostra vita, NON deve riempire i vostri vuoti. Se la vostra vita non ha senso senza un’altra persona e se vi ritenete delle mele a metà, dovete prima coltivare voi stessi, scoprire i vostri talenti, trovare il modo di realizzarvi autonomamente. Solo così, quando sarete mele intere che trovano da sole la strada verso la felicità, potrete trovare qualcuno che cammini al vostro fianco, condivida il vostro entusiasmo e la passione per la vita. Solo così avrete accanto qualcuno che vi ama veramente, pur non avendone bisogno.
6) INNALZATE LA VOSTRA VIBRAZIONE
Trovare la persona giusta è anche una questione di frequenza: per la legge dell’attrazione, se la vostra è molto bassa, probabilmente pescherete tra individui poco risolti, problematici che sicuramente non vi prometteranno stabilità affettiva dato che sono ancora alla ricerca di loro stessi. Se volete attirare persone migliori, amorevoli, lineari e solide, dovete elevare la vostra vibrazione. Come? Prendendovi cura di voi stessi, ricorrendo ad un’alimentazione più sana, praticando meditazione o qualche tecnica energetica, facendo lunghe passeggiate nella natura e nutrendo pensieri puliti.
7) FREQUENTATE LUOGHI E PERSONE A VOI AFFINI
Più vi prendete cura di voi stessi e vi focalizzate su quello che vi fa brillare gli occhi, più diventate attraenti agli occhi altrui. Evitate perciò di iscrivervi ad un corso di alpinismo estremo se già vi spaventa l’idea di fare zapping seduti sul tappeto anziché sdraiati sul sofa’. Bisogna conoscere i propri limiti 😊 ed evitare di investire tempo ed energie in contesti che non vi rispecchiano minimamente. Ugualmente, se uscite con persone lontane anni luce dal vostro modo di essere o se frequentate solamente locali super affollati in cui è impossibile interagire con gli altri, in cui tutti scivolano via velocemente e rimangono in superficie, siete sicuri di volere veramente una relazione profonda?
E’ meglio frequentare persone affini, con cui scambiare idee e condividere esperienze intense, che avvicinano e creano intimità: una gita, un hobby, un weekend in mezzo alla natura. Non fermatevi alla superficie ma provate ad andare oltre i corpi. Cercate di arrivare al cuore delle persone. Quella è la strada giusta.
8) EVITATE CHAT E LUOGHI DI INCONTRI VIRTUALI
Le chat e i siti di incontri sono uno dei luoghi dalle vibrazioni più basse in assoluto. Chi ricorre a questo strumento, anche se spinto dalle migliori intenzioni, si pone su una vibrazione di bisogno estremo e rischia di sprecare un sacco di tempo e risorse in conversazioni (o liaisons) che non approderanno mai a nulla di costruttivo. Non obiettate dicendo che qualcuno si sposa dopo un incontro in chat. Il matrimonio non è sempre motivato da sentimenti d’amore: molto più spesso, dietro si cela un bisogno inconscio di sicurezza e di colmare un vuoto esistenziale. Ma voi siete alla ricerca di un amore reale o virtuale?
Anzi, il vero interrogativo che potete porvi è chiedervi perché siete così pigri da cercare l’anima gemella con l’ausilio della tecnologia. Non è come acquistare un mobile su Amazon o fare la spesa online. Non basta un click per finalizzare un acquisto: per costruire una relazione sana ed importante ci vogliono impegno, dedizione, tempo ed energie. Se non trovate il tempo (e la voglia) di socializzare e approfondire i rapporti con gli altri esseri umani, vi conviene scordarvi l’idea di incontrare qualcuno con cui instaurare un legame autentico e appagante. A meno non decidiate di giocare a Yoghi e Bubu.
9) NON ISOLATEVI
Condurre una vita sociale piacevole è importante, a tutte le età e in tutte le condizioni (single, sposato, fidanzato etc). Se siete alla ricerca dell’anima gemella, cercate di assumere un atteggiamento equilibrato nei confronti della socialità che sia una via di mezzo tra il nulla di un asceta e il caos totale di un festaiolo. Quindi non è sano partecipare a 4 eventi mondani ogni sera, alla ricerca disperata di un possibile fatidico incontro ma nemmeno isolarsi pensando che il principe azzurro arriverà a svegliarvi in groppa al suo cavallo bianco… Se passate le vostre serate sul divano di casa oppure se frequentate sempre lo stesso gruppetto di pochi amici fidati che conoscete dalle scuole elementari senza mai spingervi al di fuori della zona di comfort, non stupitevi se poi non incontrate nessuno. Non è colpa del destino. Dovete metterci del vostro.
10) NON FORZATE MAI LE SITUAZIONI
Lasciate andare le cose come devono andare: evitate di indirizzare le relazioni in modo forzato. Lasciate fluire le emozioni e lasciate andare il bisogno di controllo, grande ostacolo alla buona riuscita di un rapporto. Abbiate fiducia, in voi stessi in primis. L’atteggiamento più equilibrato è quello di conoscere poco alla volta chi si ha di fronte senza costruirsi aspettative esagerate prima del tempo, solo per bisogno di incanalare il rapporto in una direzione precisa. Evitate anche di chiedere rassicurazioni all’altro, soprattutto al secondo appuntamento. Provate a darvi da soli queste rassicurazioni.
11) ABBIATE RISPETTO PER L’UNIVERSO IN TUTTE LE SUE FORME
Fiori,
piante, animali, montagne, fiumi, ambiente. Cosa c’entra, direte voi? Per
attirare l’amore dovete porvi su una vibrazione di rispetto e amore universale
per tutti gli esseri viventi che fanno parte del creato. Offrite il vostro
amore incondizionato all’universo e vedrete che esso vi ripagherà con riconoscenza
donandovi lo stesso amore.
Tutte le regole precedenti potrebbero essere riassunte in una sola:
IN AMORE VINCECHI AMA.
Lavorate su di voi per trasformarvi nelle persone giuste, amate voi stessi e sintonizzatevi sulla vibrazione dell’amore. Comunque vada, sarà un successo!
Vi lascio con i versi di una
canzone di Marco Ferradini:
“Lascia aperta la porta del cuore, vedrai che una donna è già in cerca di te…”
La meditazione è un insieme di tecniche che ci consentono di controllare la nostra mente e svuotarla dalle ansie, dalle preoccupazioni e dalle emozioni negative di cui tutti siamo vittime quotidianamente.
Da dove derivano queste emozioni negative? Dai nostri pensieri.
Dovete sapere che uno dei 3 principi fondamentali che regolano l’universo è “il pensiero crea“: il pensiero è energia. Per questo, ogni singolo pensiero che elaboriamo nella nostra testolina avrà delle conseguenze: ovviamente, se faccio pensieri negativi attirerò situazioni che vibrano alla stessa frequenza e questo per il secondo principio che regola l’universo che recita “simile attira simile”. Es. se ho paura che mi rubino il portafoglio e vivo con quest’ansia perenne, presto o tardi attirerò un malintenzionato che vibra su quella stessa frequenza e che mi deruberà per davvero. E’ matematico. Fatta questa premessa, se l’origine del nostro stato d’animo negativo risiede nei nostri pensieri e nei nostri schemi mentali sbagliati, è necessario correggere questi schemi per migliorare la nostra vita. Siete d’accordo?
Meditare significa sperimentare il vuoto assoluto alleggerendosi dagli schemi mentali e fondendosi con lo stato di pura Coscienza. Significa stare nel qui e ora, vivere solo il momento presente.
I BENEFICI
Elenco velocemente solo alcuni degli innumerevoli benefici che si possono trarre dalla pratica costante della meditazione:
– riduzione di ansia e stress
– aumento della memoria
– miglioramento della capacità di concentrazione e dell’apprendimento
– miglioramento della qualità del sonno
– ringiovanimento (le cellule cerebrali si riproducono)
– regolarizzazione della pressione sanguigna
– regolarizzazione del metabolismo
E soprattutto, se meditate con regolarità, noterete gradualmente un mutamento significativo nelle persone, nelle situazioni, nel mondo circostante al punto che riuscirete a stupirvi in più di un’occasione; alla fine, comprenderete che non sono gli altri ad essersi trasformati ma VOI. Tutto ciò che è esterno a voi si è trasformato di conseguenza.
Perché abbia efficacia, è sufficiente meditare un quarto d’ora al giorno ma con costanza. I risultati saranno sorprendenti.
LA MEDITAZIONE ANAPANASATI
Esistono diversi tipi di meditazione. Alcune aspirano a svuotare la mente dandole dei semplici compiti come per es. la ripetizione di un mantra. Avremo modo di approfondire.
La mia preferita è una meditazione buddista che si chiama Anapanasati ed è l’ideale soprattutto per chi ha una mente molto logica/razionale oppure sovraffollata di pensieri . Questo tipo di meditazione si basa sul conteggio dei respiri.
Esempio:
Inspiro e conto 1. Espiro e conto 1
Inspiro e conto 2. Espiro e conto 2
E così via fino a:
Inspiro e conto 5. Espiro e conto 5.
Ricomincio da capo e arrivo a 6.
Ricomincio da capo e arrivo a 7.
E così via fino ad arrivare a 10.
A quel punto ho finito la prima serie e ricomincio da capo da 1 fino a 10.
Se si sbaglia il conteggio si ricomincia tutto daccapo.
PER UNA CORRETTA POSTURA
Affinchè la meditazione sia efficace, è necessario mantenere una corretta postura con la schiena diritta che assicuri la giusta respirazione. Per questo, vi consiglio di comprarvi uno Zafu come quello che vedete nella figura seguente. Comodissimo. Tenere la postura anche per tempi prolungati sarà molto più agevole. Inoltre, ricordatevi di rivolgervi a Nord o a Est, quando meditate. Mai rivolgersi a Sud. Gli orari preferibili sono l’alba e il tramonto, sempre rigorosamente a stomaco vuoto (a stomaco pieno è sconsigliabile, il processo di digestione fa sì che le energie si concentrino al plesso solare rendendo più ardua la focalizzazione dei chakra più elevati).
Vi ricordo inoltre che un’ora di meditazione equivale a 2/3 ore di sonno quindi se si medita regolarmente si può anche dormire meno e sentirsi comunque riposati.
Quando si inizia a meditare si è perfettamente consapevoli che si andrà incontro ad un cambiamento e allora ecco che ognuno si ritrova ad affrontare le proprie personali resistenze allo stesso. La scusa principale che trovano tutti è quella del tempo. Per questo motivo, concludo con una massima che a mio avviso è particolarmente significativa.
Dice il saggio: “E’ bene meditare almeno 15 minuti al giorno. Tranne quando si è molto impegnati…allora è necessario meditare almeno un’ora”
Alla prossima, Namastè
Ilaria Castelli
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